Verbale Giuria ed. 14 - Gruppo Alpini Arcade


Associazione Nazionale Alpini


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Verbale Giuria ed. 14

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
Sezione di Treviso e Gruppo di Arcade

PREMIO LETTERARIO
Parole Attorno al Fuoco
PREMIO NAZIONALE PER UN RACCONTO SUL TEMA

“La Montagna: le sue storie, le sue genti, i suoi soldati, i suoi problemi di ieri e di oggi”

XIV EDIZIONE - Arcade, 5 gennaio 2009
VERBALE DELLA GIURIA


Una cinquantina di racconti all’insegna dell’ampiezza e della “varietà”, per così dire, territoriali.
Nel senso che i loro autori risiedono nelle parti più disparate d’Italia: dal Piemonte e dalla Lombardia alla Puglia e alle Isole, e, naturalmente, con una forte presenza triveneta.
Ecco il primo elemento caratterizzante questa quattordicesima edizione del Premio “Parole attorno al fuoco”, segno evidente che una tematica quale “Genti, soldati e amanti della montagna: storie e problemi di ieri e di oggi” continua a suscitare interesse in tanti autori e a coinvolgerli .
La seconda considerazione che la giuria del concorso letterario ha fatto riguarda il livello dei testi, ritenuto, per non pochi, di “assoluta dignità”, senza ricorrere a una aggettivazione altisonante. Dignità di scrittura, innanzitutto, poi appropriate ambientazioni, personaggi ora dolenti, ora tremendamente tragici, in sfondi di luoghi e di eventi altrettanto cupi; oppure, atmosfere ariose, rese con levità di scrittura, in una atmosfera di serenità cordiale e compagnevole.
Nella riunione conclusiva della giuria, sono risultati meritevoli di una speciale segnalazione i seguenti racconti:

ORTIGARA, GIUGNO 1917
di Santuliana Michele - S. Urbano di Montecchio Maggiore (VI)

QUATTRO INCONTRI SUL CARSO
di Mario Schiavato - Rijeka (FIUME)

UN TEMPO PER NASCERE, UN TEMPO PER MORIRE
di Livio Olivotto - Padola (BL)

OTTO SETTEMBRE
di Flavio Moro - Casnigo (BG)

LE GIASS DU BERGER
di Adriana Robba - Cuneo

UN REFOLO DI VENTO
di Mauro Caneparo - San Nazzaro Sesia (NO)

IL MIO TENENTE
di Pierluigi Fappani - Rezzato (BS)

La Giuria conferisce come segue i PREMI SPECIALI:

“Trofeo Cav. Ugo Bettiol” per un racconto su tema di particolare attualità a:
IL SANGUE DEI MORTI di Katia Tormen - Trichiana (BL).
L’assalto, l’aggressione alla natura in un paese montano, per realizzare nuove strutture utili al turismo dimassa e una vecchia storia di guerra fatta di violenza inaudita, si intrecciano, fra realtà presente e memoria, in una narrazione ben ritmata, che rende in tutta la sua drammaticità il sangue dei morti e la vendetta della natura stessa che si appropria di quel che le appartiene.

"Rosa d’argento Manilla Bosi sposa, madre e sorella di Alpini” per un racconto avente come protagonista una donna a:
LA CHIAMAVANO “OCCHI DI GHIACCIO” di Giovanni Scanavacca - Lendinara (RO).
Una coppia felice di sposi: Franco che parte per l’ultima missione di pace in Afghanistan, Laura che va a servizio da una signora fredda e distaccata, Anna, madre di un bimbo sventurato. Poi la tragedia annunciata dall’Unità di crisi: lui è caduto in un’imboscata dopo aver scritto alla moglie del bisogno di cure in Italia per un bambino talassemico, Yusuf. Le due donne, alla fine, unite nell’aiuto a quella creatura che
viene da lontano, e una solidarietà fra gente di diversa etnia, religione, costumi emergono in tutta la loroforza morale e spirituale in una narrazione piana, semplice, toccante.

La Giuria proclama vincitori della quattordicesima edizione del Premio “PAROLE ATTORNO AL FUOCO”:

IN MONTAGNA NON SI MUORE di Rita Mazzon - Padova 3° classificato
Un progetto egoistico di una moglie e madre, fugato dal racconto di una vecchia nonna montanara. Avevatredici anni, durante la guerra, quando venne violentata nell’incursione di un gruppo di soldati tedeschi alla ricerca di partigiani. Rimasta incinta non volle assolutamente rinunciare alla maternità. E la nipote in cerca di aiuto, lo riceve proprio ascoltando il racconto di una vicenda drammatica che non avrebbe mai immaginato. Aveva ragione la vecchia: “La vita è crudele! La vita è splendida!”. E… “in montagna non simuore”.

RIFUGIO BELVEDERE di Valter Ferrari - Tortona (AL) 2° classificato
Una storia amara di una amaritudine amarissima, per dirla col Salmista; storia di guerra, di amore e diodio, fra la memoria di un soldato alleato ucciso dopo una spiata, uno slancio generoso di un suo compagno,e una donna, che, ora vecchia, non sa dimenticare il male ricevuto, non sa perdonare chi glielo hafatto, ancorché a sua volta ucciso. Episodi di guerra, fatti di vita, sentimenti del cuore, narrati senza retorica,con una prosa piana e ben ritmata, e che fanno riflettere.

IL VENTRE DELLA MONTAGNA di Enrico Brambilla - Biassono (MI) 1° classificato
Con una delicatezza sapiente, una tenerezza toccante, e i toni lievi, quasi smorzati che l’ambientazione e la vicenda richiedevano, l’autore tratteggia la figura emblematica della protagonista: sposa felice ma subito sola perché la miniera reclama il suo uomo, che le ha promesso di tornare… tornare con un presente prezioso. L’attesa è lunga. C’è stato uno scoppio nel ventre della montagna, ma lei, Martina, aspettacomunque, sperando. Passano anni e anni, durante i quali lei non si sente vedova, ostinandosi ad aspettarecredendo nell’impossibile. Alla fine, il giovane parroco la raggiunge con la notizia che in un certo punto
della miniera sono stati trovati corpi privi di vita… quello del marito, compreso. In mano recava una letteraper lei. Avvertendo la fine, aveva fatto in tempo a buttar giù quelle poche righe. È l’addio, il saluto ultimo, il dono… il dono dell’amore che va oltre la vita.
E Martina, indossato l’abito nuziale, si dispone “in attesa sul letto”…
Giovanni Lugaresi
Presidente della Giuria
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