Dal 1961 al 1965
Storia del gruppo
Storia del Gruppo di Arcade
DAL 1961 AL 1965
Nel 1961 viene eletto Presidente Celio (Danilo) BOSCARATO e la Segreteria passa ad Ezio BIGOLIN, che la mantiene tuttora. In realtà la carica di Ezio è indefinibile: si potrebbe chiamarlo “segretario-presidente f.f. - animatore - vulcano di idee e di attività - direttore - cerimoniere - galoppino – cireneo” e chi più ne ha più ne metta. Si può affermare che la crescita del Gruppo, sia sul piano numerico che dell’attività, è merito suo: lo dimostra il fatto che, malgrado l’avvicendamento dei Presidenti, il Gruppo ha continuamente progredito, secondo una linea di espansione costante.
La Presidenza BOSCARATO dura fino al 1965. Continua la tradizione - mai interrotta dal 1953 - delle cene sociali annuali e la partecipazione massiccia del Gruppo alle Adunate nazionali: a Torino nel ‘61; a Bergamo nel ‘62; a Genova nel ‘63; a Verona nel ‘64; a Trieste nel ‘65. Vengono organizzate alcune gite sociali in pulmann: a Tonezza del Cimone, a Tolmezzo, al Monte Piana, ecc. e comincia a funzionare la cucina del Gruppo. Nel corso dell’assemblea del Gruppo (dicembre 1964) viene decisa l’erezione del Monumento agli Alpini e stabilita la quota di autofinanziamento in L. 2.500 “pro capite” da parte degli iscritti. Fra i vari progetti presentati viene prescelto quello dell’Ing. Vittorio Gentili, realizzato poi in ferro battuto dallo scutore Benetton, e si mette in moto la complessa organizzazione della cerimonia inaugurale, fissata per il 16 novembre 1965. Il progetto originario del monumento viene completato con un cappello alpino in ferro battuto, opera anch’esso dello scultore Benetton, offerto in memoria dei Cappellani militari Alpini dal Rev. Don Fernuccio De Marchi. Tutti gli Alpini del Gruppo collaborano con impegno ed entusiamo encomiabili e per il giorno previsto l’organizzazione è completa e perfetta in tutti i suoi particolani. Ma il 16 novembre piove a dirotto e la manifestazione, prevista di solennità e spettacolarità eccezionali, si riduce ad una rapida sequenza all’aperto: scopnimento e benedizione del monumento. Il resto della cerimonia si svolge nella Chiesa parrocchiale di Arcade: breve discorso di consegna del monumento al Comune di Arcade tenuto dal Presidente della Sezione di Treviso Cav. B. Manfren ed altrettanto breve discorso di accettazione da parte del Sindaco On. Ruggero Lombardi. E’ presente un picchetto armato e la fanfara del 7° Alpini che intervalla la celebrazione della Messa col suono di canti alpini; all’Elevazione il coro degli alunni delle Scuole Elementari di Arcade canta “Sul ponte di Perati”: molti piangono e tra essi il Gen. Medaglia d’oro Magnani che, nel corso del successivo rinfresco offerto nella sala del Municipio, rifila un commosso “cicchetto” all’Alpino Carlo Tognarelli, direttore del coro: - Se avessi le stellette ti sbatterei dentro: non è consentito far piangere gli Alpini; e per di più in chiesa!
Celebrò La Messa il Cappellano Alpino Mons. Paolo CHIAVACCI; fra le personalità presenti, il Prefetto ed il Provveditore agli Studi di Treviso, il Col. Concini Comandante il Distretto Militare di Treviso e i Generali Alpini Baldissone e De La Feld, quest’ultimo accompagnato dall’Alpino Mario Basso che era stato suo fedele attendente durante la campagna balcanica. Nel pomeriggio gara di tiro alla fune sul sagrato della chiesa; ma gli scarponi dei tiratori affondano nel fango. Conclusione: la giornata più bella nella vita del Gruppo A.N.A. di Arcade rovinata dal maltempo!
Arcade, 16 novembre 1965
Inaugurazione del Monumento agli Alpini.
Sotto la pioggia, il Gruppo di Arcade chiude la sfilata preceduto dal Capogruppo, Alpino Danilo (Celio) BOSCARATO.