...trent'anni dopo - Gruppo Alpini Arcade


Associazione Nazionale Alpini


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LE NOSTRE ATTIVITA'

SCUOLE ELEMENTARI "DIVISIONE JULIA"
Trent'anni dopo...



1 aprile 1973: il tricolore saliva sul pennone e cadeva il drappo verde che copriva la scritta sul frontone dell’edificio. Un’intitolazione che non voleva essere soltanto un episodio cerimoniale, ma anche, e soprattutto, un impegno del Gruppo nei confronti della scuola affinché essa diventasse depositaria e tramandatrice dei valori fondanti della “cultura” degli Alpini cioè del loro pensiero e del loro stile di vita.

In quell’occasione fu pubblicato un fascicolo, dal titolo “Omaggio alla Julia”, in cui era tracciata la storia del Gruppo, venivano ricordate le nostre ”PENNEMOZZE” e, nella forma linguistica più fedele possibile a quella con cui erano state registrate, proposte interviste – alcune di una drammaticità sconvolgente - ad Alpini Arcadesi che avevano combattuto nella Prima Guerra Mondiale, nella Guerra d’Abissinia e, nel Secondo conflitto, sul Fronte Occidentale, in Grecia, in Russia.
Da allora l’impegno e lo scambio fra Scuola e Gruppo si sono consolidati al punto che questo ha fatto coincidere la propria giornata sociale con l’annuale incontro con la Scuola che si svolge in una domenica a cavallo fra l’ultima decade di Marzo e la prima d’Aprile, a seconda della ricorrenza di Pasqua.
Ed ogni anno la scuola ha presentato ricerche, composizioni, disegni, cartelloni, riflessioni, poesie, canti a dimostrazione del fatto che la “cultura” alpina è stata saldamente fatta propria dai cuori e le menti dei bambini.
A ciò il Gruppo ha risposto proponendo un nuovo contributo formativo con l’istituzione della “festa degli alberi”, che si celebra il giorno precedente all’incontro con la Scuola, sia come strumento di educazione ambientale sia come atto di riparazione del danno all’ambiente che esso provoca sacrificando ogni anno un grande albero come stollo del “Panevin”   
Trent’anni dopo, il 6 aprile 2003, il Gruppo ha voluto dare un nuovo impulso alla collaborazione con la Scuola con l’offerta di una nuova bandiera per il pennone e di un nuovo labaro al centro del quale, artisticamente ricamato a mano,  spicca il “logo” della nostra Associazione, e l’organizzazione del pranzo della Giornata Sociale, aperto alle famiglie degli alunni e chiunque altro volesse partecipare, presso il Palazzetto dello Sport, adiacente alla Scuola.
La risposta, sfortunatamente, non è stata pari alle aspettative. Non sono state molte le famiglie ed i compaesani che hanno accolto l’invito, forse per la concomitanza di altre manifestazioni paesane o forse anche perché, come tutte le cose nuove, non è stata immediatamente recepita nella sua essenza di momento altamente formativo e socializzante.
Ciò non è per noi motivo di scoramento  e di frustrazione,  ma di impegno tenacemente rinnovato nei confronti degli alunni ai quali vogliamo consegnare quel nostro patrimonio di valori; quel patrimonio  che una scriteriata politica di demolizione dei Reparti Alpini rischia di deteriorare irrimediabilmente o di disperdere del tutto.
Salvo poi a richiede l’intervento degli Alpini in armi nelle zone “bollenti” (vedi Mozambico, Bosnia, Kossovo. Afganistan) e anche di quelli in congedo dovunque ci sia da rimboccarsi le maniche (vedi Vajont, Friuli, Irpinia, Umbria, Garfagnana-Versilia, Asti, ecc.), ed ignorando magari imprese di eccelso valore morale come la costruzione della Scuola Materna di Rossosk.
Anch’essa una Scuola; come la nostra “DIVISIONE JULIA”:
Perché – ne siamo convinti - il futuro è nella scuola.
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