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LE NOSTRE ATTIVITA'
IL GRUPPO ADOTTA LA SCUOLA
Nella pubblicazione OMAGGIO ALLA JULIA” la narrazione, per così dire “storica” si concludeva con queste parole: “A questo punto il cronista, per esigenze tecnico-organizzative, è costretto a fermarsi: ai lettori ed ai partecipanti a questa manifestazione le conclusioni e i giudizi”.
Coinvolti come eravamo allora - e come siamo ancor oggi - non vorremmo lasciarci prendere la mano dall’entusiasmo rischiando di scivolare nella retorica e nell’autoincensamento più o meno narcisistico. Preferiamo perciò riportare la cronaca di quella stupenda, memorabile giornata, così come comparve nel n° 2 - aprile-luglio 1973 - del periodico sezionale “FAMEJA ALPINA”.
AD ARCADE
INAUGURATA LA ”VIA DEGLI ALPINI”
E INTITOLATE ALLA ”DIVISIONE JULIA”
LE SCUOLE ELEMENTARI
Arcade alpina ha vissuto Domenica 1° aprile 1973 la sua gran giornata! Già nella sera precedente si era svolta una seduta del Consiglio Sezionale e si era tenuta, presente il Presidente nazionale Bertagnolli, la cena dei Capigruppo e del Gruppo locale.
La cerimonia, che comprendeva l’intitolazione delle nuove scuole elementari alla “Divisione Julia “, l’inaugurazione della “Via degli Alpini” e la benedizione della fiamma del “Gruppo Alpini Donatori di Sangue”, si è iniziata con la deposizione simultanea di corone di alloro al Monumento agli Alpini, a quello agli Artiglieri e alle Scuole-Monumento ai Caduti del Comune, presenti autorità, rappresentanze ed il picchetto della Brigata Julia con la fanfara della “Cadore’ La manifestazione si e poi spostata alle Scuole Elementari dove, presenti anche le scolaresche e gli insegnanti, è avvenuto l’alza-bandiera e lo scoprimento della scritta di intitolazione. Il Generale Gariboldi, Comandante della Brigata Julia, faceva omaggio alla scuola di una targa con lo stemma dell’unità da lui comandata ed un’alunna consegnava alla Signora Bertagnolli un mazzo di rose, mentre gli alunni dispensavano un loro “numero unico” sugli Alpini.
Aveva quindi inizio la sfilata davanti alle autorità e per “Via degli Alpini” a cui prendeva parte un numero imponente di bandiere e gagliardetti. Precedevano il labaro del Nastro Azzurro di Treviso ed il gonfalone del Comune di Arcade, poi i Combattenti e Reduci di Arcade, Maser, Nervesa, Povegliano, Spresiano, Susegana, Treviso, Valdobbiadene; i Fanti di Arcade e i Bersaglieri di Spresiano; gli Artiglieri di Arcade, Camalò, Cusignana, Follina, Montebelluna, Ponte di Piave, Povegliano, Spresiano, Treviso; l’Aeronautica di Spresiano.
Numerosissimo il gruppo di rappresentanze dell’A.VI.S. preceduto dal labaro della Sezione Provinciale con le fiamme di Arcade, Cimadolmo, Colfosco, Conegliano, Falzè di Piave, Pollina, Gaiarine, Trevisocittà, Parè di Conegliano, Montebelluna, Ponte della Priu la, Ponte di Piave, Salgareda, San Michele di Piave, San Pietro di Feletto, Santa Maria della Vittoria, Scomigo, Spresiano, Susegana, Villorba e Zoppas.
Seguivano gli Alpini con i vessilli delle Sezioni Alto Adige, Belluno, Conegliano, Feltre, Marostica, Padova e Valdobbiadene seguiti da quello della nostra Sezione col Presidente Perissinotto.
Venivano quindi i gagliardetti dei Gruppi di Arcade, Bavaria, Bidasio, Bigolino di Valdobbiadene, Breda di Piave, Busche, Busco, Caerano San Marco, Camalò, Campo di Pietra, Campobernardo, Carbonera, Castelcucco, Castelfranco, Cendon, Colfosco, Collalbrigo, Collalto, Crespano del Grappa, Crocetta del Montello, Cusignana, Falzè di Piave, Farrò di Feltre, Feltre-città, Fietta del Grappa, Giavera del Montello, Maserada sul Piave, Mirano, Mogliano, Monastier, Morsano al Tagliamen to, Negrisia, Nervesa della Battaglia, Oderzo, Ogliano, Ormelle, Paderno del Grappa, Pare di Conegliano, Pederobba, Pero di Breda, Piani di Bolzano, Ponte di Piave, Ponzano, Preganziol, Quinto di Treviso, Resana, Romano d’Ezzelino, Roncade, Roncadelle, San Biagio di Callalta, Santa Croce del Montello, Santa Lucia di Piave, Santa Maria Della Vittoria, Santi Angeli del Montello, Spresiano, Susegana, Tempio di Ormelle, Trevign ano, Treviso-città, Vazzo la, Villorba, Visnadello e tutta la massa di Alpini ed infine il folto Gruppo ospitante con la fanfara di Oderzo e, bardato di tutto punto, il famoso “mulo di Arcade” con i suoi bravi conducenti in grigioverde, fasce gambiere e mantellina. è seguita la Messa officiata da Mons. Squizzato, durante la quale è stata benedetta, come dicemmo, la fiamma degli Alpini Donatori di Sangue. Al termine del rito hanno parlato il Sindaco di Arcade, il Presidente Perissinotto che ha presentato l’oratore, Generale Ermenegildo Moro, Ufficiale combattente col glorioso “Cividale” della Divisione Julia.
Poi il rinfresco nel salone delle Scuole Elementari dove erano stati esposti i migliori disegni fatti dagli alunni sul tema degli Alpini, disegni che hanno riscosso la meraviglia di tutti.
Durante il successivo pranzo il Presidente Bettiol offriva al Presidente Nazionale Bertagnolli un ricordo in onice e argento, opera dell’incisore Gasparini, ed agli altri partecipanti la Medaglia-ricordo coniata per la circostanza.
A cura dello stesso Gruppo di Arcade e col lavoro del Consigliere del Gruppo Tognarelli, è stato pubblicato un molto apprezzato “numero unico”, in bella veste tipografica e con molte fotografie, dal titolo “Omaggio alla Julia’
Sabato 14 aprile la manifestazione ha avuto il conclusivo seguito.
Il Presidente Perissinotto e il Vicepresidente Manfren hanno portato ad ogni classe delle Scuole “Divisione Julia” una piccozza con bandierina ed incisa la data dell’in titolazione delle Scuole. Nella stessa circostanza la Sezione di Conegliano, a mezzo del suo Vicepresidente Col. Piasenti, ha fatto pure omaggio ad ogni classe di una targa di ceramica che ricorda il 1° centenario della Costituzione del Corpo degli Alpini. Il Gruppo di Arcade ha consegnato la medaglia appositamente coniata.
Il Gen. Gariboldi, Comandante della Brigata Julia,
consegna una targa all'Ispettrice Scolastica
Floriana Dall'Armi
Alzabandiera.
Di spalle il Presidente Nazionale
Franco Bertagnolli
Se l’articolo con la puntuale elencazione delle rappresentanze partecipanti rende efficacemente l’idea dell’imponenza della manifestazione, non comunica - né potrebbe farlo - quella del clima di festosa solennità e di commosso entusiasmo così intensamente vissuto quel giorno; un clima che la parola del cronista non potrà mai evocare e comunicare, e che resta però incancellabile nella memoria di tutti coloro che erano presenti. L’anno successivo, la prima domenica di aprile, si svolse il primo incontro del Gruppo con la Scuola Elementare: Messa al campo nel cortile della scuola, recitazione di elaborati e poesie degli alunni, esposizione di disegni, dono di caramelle ai bambini, rinfresco per tutti, elargizione di un contributo alla Scuola per l’acquisto di libri e sussidi didattici e pranzo sociale a cui sono invitati anche gli Insegnanti e il Direttore Didattico, oltre, ovviamente, al Sindaco ed al Parroco il quale ha sempre collaborato con le insegnanti per la preparazione degli alunni.
Da allora questa manifestazione si è ripetuta puntualmente ogni anno con sempre crescente successo, a cavallo fra l’ultima decade di marzo e la seconda di aprile, a seconda della collocazione delle ricorrenze della Pasqua e dell’Adunata Nazionale, diventando cosi tradizione consolidata nella vita del paese e del Gruppo; il quale dalla fine degli anni settanta ha fatto coincidere la giornata sociale con questa manifestazione.
Ed ogni anno nuove iniziative, sia da parte della scuola che del Gruppo: quella con la realizzazione di mostre di manufatti e disegni, poesie, canti e, particolarmente importanti e pregevoli, ricerche storico-letterarie sugli Alpini; questo teso, sì, ad offrire congrui contributi e a rendere sempre più solenne l’incontro, ma soprattutto alla ricerca di nuove modalità di trasmissione alle giovani generazioni dei valori di cui la cultura alpina è portatrice. Piace rammentare l’incontro del 16 aprile 1978 nel corso del quale furono offerte alle due insegnanti che lasciavano il servizio, Elide Barro - consorte del Capogruppo - e Anna Maria Favaro, un’artistica pergamena ed una medaglia d’argento quali segni di riconoscimento e gratitudine per l’opera educativa svolta nella prospettiva culturale alpina.
29 marzo 1998
XXVI incontro con la Scuola